lunedì 16 dicembre 2013

Roccaraso. Croce e Via Crucis

Edicola Sacra
Comune di Roccaraso (L'Aquila)
Via Aremogna - Monte Zurrone
Nota: Il sacrario monumentale "Caduti senza croce", la Croce sulla cima e Via Crucis sulla scalata.







1
PORTATORI DI
FRATERNO AMORE
CON IL COMBATTENTE
SPARTIMMO LE
DOLENTI VIE DI
CALVARIO

PRAEVIDET AC
PROVIDET


2
NEP RECISA
RECEDIT

SUB LEGE
LIBERTAS 

3
USI OBBEDIR
E
TACENDO
MORIR


  4
INFRANTA L'ALA
SEMPRE PIU'
IN ALTO DAL
MARTIRIO SCATURI'
L'IMPETO DELLA
VITA

VIRTUTE
SIDERUM TENUS

IN MEMORIA DEL CADUTO
GIORGIO SAULI DI TRIESTE


5
DAL MARE SI
LEVA IL MURMURE
DELL'ULTIMA
PREGHIERA DEGLI
EROI:
DIO PROTEGGE
L'ITALIA 


 6
IN SELLA OD IN
TRINCEA DEL
CAVALIER E DEL
FANTE SPOSAMMO
ARDIMENTO E FORTE

FERREA MOLE
FERREO CUORE
L'INOSABILE FU
NOSTRA LEGGE
E NOSTRO AMORE


 7
COME FOLGORE
DAL CIELO 
E PER
RINCALZO
IL CUORE


 8
NELL'ULTIMO
ASSALTO SPEZZAMMO
NELL'ARDIMENTO
IL SOGNO
E NEL CANTICO
DELL'OLOCAUSTO
ETERNAMENTE
LA VITA


9
DEL FANTE
FURON CON NOI
GLORIA E
MARTINIO

IMPERVIA
CEDANT


10
CON
INCROLLABILE
FEDE E
TENACIA
SEMPRE E
OVUNQUE

Monte Zurrone. La scalata della Via Crucis


11
OVUNQUE CI
CHIAMO' AMOR
DI PATRIA
IL NOSTRO
SANGUE
TRAMUTO' IN
VALANGA


 12
ICTO
IMPETUQUE
PRIMUS


13
DI NOI
TREMO
LA VECCHIA
GLORIA
PRE SECOLI
DI GLORIA
E UNA
VITTORIA

14
SEMENZA
D'OGNI
TRINCERA
IMPETO
E MARTIRI
FUROR DEL
FANTE
VIATICO PER
LA ETERNITA'

IN MEMORIA DEL CADUTO
LUIGI PALMIERI DI GAETA


Monte Zurrone. Caduti senza croce 

Monumentale sacrario di Monte Zurrone in Roccaraso

Il Sacrario Monte Zurrone
Il monumento è posto alla sommità del monte Zurrone ed è dedicato ai 145.000 Caduti in tutti i teatri del secondo conflitto mondiale, ai quali non fu possibile dare degna sepoltura, una lapide, una Croce. Roccaraso era uno dei tanti paesi e città italiane “bruciati” dalla guerra. Ed arrivando in questo centro montano se il turista guarda in alto verso le montagne può scorgere “Monte Zurrone”, un picco dominante panoramico, che fu posto d’osservazione per i tiri di artiglieria e su di esso  il “Monumento ai Caduti senza Croce”, un sepolcreto di nomi in luogo delle ossa per sempre disperse, voluto dal tenace ed infaticabile Col. Vincenzo Palmieri, combattente egli stesso e che aveva avuto nella propria famiglia  un fratello ufficiale morto in Jugoslavia ed un cugino disperso in Russia. E a ricordo dei propri cari ma anche di tutti i giovani soldati  decise di impegnarsi per costruire sui nostri monti un Sacrario che li ricordasse alle future generazioni.

La costruzione del Monumento venne iniziata nel 1956 con offerte di Enti, Forze Armate, Associazioni combattentistiche di ogni parte d’Italia, Personalità, Artigiani. Offerte in dono di manufatti non mancarono da molte Città d’Italia colpite duramente dalla guerra.

Il 1 settembre 1961 dalla storica Basilica di Santa Croce di Firenze partì, diretta al nostro Sacrario, l’urna bronzea che conteneva i Ruolini di un primo gruppo di 12.500 Ufficiali, Sottufficiali e Soldati, tutti caduti senza croce. Manciate di terra, di sabbia e di mare delle località in cui i nostri valorosi soldati hanno combattuto e spento la propria esistenza, si conservano nel Sacrario. Ogni anno, l’ultima domenica di giugno si svolge su Monte Zurrone la “Giornata del Ricordo”, affinchè il ricordo dei caduti per la Patria, il loro sacrificio sia la speranza di un futuro di pace. Presso il Comune di Roccaraso è possibile richiedere il libro sulla storia del monumento: Perché Monte Zurrone...,V. Palmieri, Edizioni Opera Nazionale per i Caduti Senza Croce, Firenze 1984
Fonte: roccarasoturismo

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La parola tabernacolo (in latino Tabernaculum - diminutivo di Taberna dal significato di Dimora), nella tradizione ebraica e  cristiana significa il luogo della dimora di Dio presso gli uomini. Comunemente, nelle lingue moderne, con tabernacolo si intende una struttura a forma di scatola presente in tutte le chiese cattoliche e di altre confessioni cristiane nella quale sono conservate le ostie consacrate dopo la Celebrazione Eucaristica. Il termine tabernacolo è utilizzato anche come sinonimo per le edicole sacre o edicole votive (definite nel nord est d'Italia anche coi nomi di capitelli o santelle) che proteggono un'immagine sacra oggetto di culto, sia all'interno delle chiese, sia lungo le strade, sulle facciate delle case, o nelle campagne. (Da Wikipedia)

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